AIGA: SOSPENSIONE DELLA PRESCRIZIONE, PERPLESSITÀ SULLA PRONUNCIA DELLA CORTE COSTITUZIONALE. ATTENDIAMO LE MOTIVAZIONI.

L’AIGA, Associazione Italiana Giovani Avvocati, consapevole della necessità di attendere le motivazioni della Consulta, esprime perplessità sulla pronuncia di non fondatezza delle questioni di legittimità costituzionale, sollevate dai Tribunali di Siena, di Spoleto e di Roma, relativamente alla disciplina della sospensione della prescrizione di cui all’art. 83, co. 4 D.L. n. 18/2020, nella parte in cui prevede che il periodo compreso tra 9 aprile-11 maggio 2020 si applichi, ai fini della sospensione della prescrizione, anche ai fatti di reato commessi anteriormente alla sua entrata in vigore, non rinvenendo, la Corte, alcun contrasto con gli art. 25, secondo comma, della Costituzione, né con la normativa internazionale richiamata dall’art. 117, primo comma, della Costituzione.

In particolare, il Presidente Nazionale dell’AIGA, Avv. Antonio De Angelis, afferma: “A preoccuparci è la piena attuazione del principio di irretroattività della legge penale sfavorevole di cui all’art. 25, comma 2 della Costituzione per fatti commessi prima dell’entrata in vigore della norma emergenziale e, ove le motivazioni dell’ordinanza della Consulta non riuscissero a dare una logica spiegazione al dubbio di violazione del diritto ad un giusto ed equo processo, rischieremmo di vedere stravolte le basi stesse di uno Stato di diritto”.

La necessità di scongiurare il rischio di una impostazione della giustizia che abbandoni la strada maestra indicata dagli artt. 24 e 25 della Costituzione in favore di un esercizio non garantista della giurisdizione”, continua il Vice Presidente dell’AIGA, Avv. Paolo Rossi, “è intrinsecamente connessa con il ruolo che oggi l’avvocatura deve assumere, a baluardo della difesa dei diritti dei cittadini tutti, nell’ottica di un contraddittorio che nelle sedi preposte, venga ascoltata e riconosciuta come indispensabile ai fini delle decisioni atte a limitare i diritti imprescindibili dei cittadini”.

Il solo dubbio di piena applicazione del principio di irretroattività della legge penale sfavorevole ed il pericolo di un processo che non abbia mai fine, soprattutto in questo difficile periodo storico” continua ancora la Coordinatrice Area Centro della Giunta Nazionale dell’AIGA, Avv. Mariarita Mirone “significa vanificare ogni sforzo compiuto in tema di certezza del giusto processo regolato dalla legge laddove la sospensione di qualche mese rischia di rappresentare, secondo i principi costituzionali, un pericolo alla realizzazione stessa del concetto di giustizia che, di questo verso andando, perderebbe di significato nella sua accezione più pura e vera”.

L’Aiga, dunque, in attesa di approfondire la lettura delle motivazioni della Corte Costituzionale, mantiene alta l’attenzione sui diritti e garanzie previsti dal nostro ordinamento a tutela del cittadino, auspicando che le varie compressioni dei diritti sostanziali e processuali di fatto imposte dalle limitazioni alle attività processuali determinate dall’emergenza sanitaria non alterino la risposta di giustizia.

 

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