“Dopo che l’esecutivo Draghi aveva mortificato i professionisti italiani utilizzando solo il 10% del miliardo di euro stanziato per la categoria, gli uffici del Ministero del lavoro con una decisione che desta molta preoccupazione, hanno negato l’approvazione della delibera adottata dal comitato dei delegati di Cassa Forense, di confermare anche per il 2023 l’esonero del contributo integrativo” Lo dice il presidente dell’Associazione italiana Giovani Avvocati Aiga Francesco Paolo Perchinunno, che aggiunge: “I Ministeri Vigilanti si limitano infatti a fare riferimento agli ‘effetti negativi sui saldi di finanza pubblica’, laddove analoghi provvedimenti erano già stati approvati per gli anni 2018-2022”.
Mentre l’Ente “correttamente si è già riservato di impugnare il provvedimento – prosegue- l’AIGA chiede con forza ai Ministeri Vigilanti di rivedere la decisione sulla delibera tenuto conto non solo dell’autonomia dell’Ente che verrebbe in tal modo lesa, ma anche delle esigenze della giovane avvocatura che necessita di essere sostenuta nel particolare momento storico che stiamo attraversando”, conclude Perchinunno.