Il cordoglio dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati
MILANO, SPARATORIA E MORTE IN TRIBUNALE «AVVOCATURA E MAGISTRATURA UNITE: OGGI NEL DOLORE DOMANI NELLA COLLABORAZIONE PER LA GIUSTIZIA»
La presidente di AIGA Nicoletta Giorgi: «Tristezza e sgomento: non si può credere che un comune cittadino sia entrato armato in tribunale»
(Roma, 09/04/2015) «I fatti accaduti oggi al tribunale di Milano provocano insieme sgomento e amarezza. Non si può credere che un comune cittadino sia entrato in tribunale armato nonostante le misure di sicurezza quotidianamente allestite. Che senso ha passare sotto un metal detector se poi non viene individuata un’arma?
L’amarezza è quella di dover constatare la morte di due persone inerti nell’esercizio della loro professione, proprio nel compimento del servizio al cittadino, allo Stato. Un giovane avvocato e un magistrato che ciascuno nel proprio ruolo davano il loro contributo alla giustizia senza recriminazioni ma con competenza e dedizione.
È in questa comunanza di sorte che Avvocatura e Magistratura oggi devono sentirsi unite nel dolore e domani nella collaborazione per la giustizia, di cui i colleghi oggi assassinati sono l’esempio. Le condoglianze e la vicinanza vanno altresì alle altre vittime che non abbiamo saputo proteggere in un presidio di giustizia, dove la sicurezza dovrebbe essere una delle priorità».
Queste le riflessioni della presidente dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati Nicoletta Giorgi a seguito dei fatti avvenuti questa mattina nel Palazzo di Giustizia di Milano.