“Grande soddisfazione per le parole della Ministra della Giustizia Marta Cartabia sul necessario chiarimento che occorre nell’ambito dell’Ufficio circa l’incompatibilità con la professione di avvocato, norma definita dal Guardasigilli ‘poco cristallina e da correggere’ durante l’audizione presso la Commissione Giustizia della Camera nell’ambito dello stato di attuazione del PNRR”. È quanto esprime l’Associazione Italiana Giovani Avvocati, in prima linea nella battaglia per la sospensione dall’esercizio della professione forense degli avvocati che hanno deciso di dedicare la loro attività nell’Ufficio del Processo. La politica, ribadisce il Presidente di AIGA Francesco Paolo Perchinunno, “intervenga prima possibile introducendo un divieto di svolgere le nuove funzioni nel medesimo circondario in cui si esercita la professione di avvocato”.