“La giovane avvocatura auspica uno sforzo comune nel rivolgere con una voce unita al legislatore le istanze dirette all’incremento dell’efficienza del sistema giustizia come un’unica piattaforma telematica per tutti i riti e la digitalizzazione dell’ufficio del Giudice di Pace”.
Così il presidente dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati (AIGA) avv. Francesco Paolo Perchinunno in occasione del 35° Congresso Nazionale dell’Associazione Nazionale Magistrati.
“Il presidente nazionale ha sottolineato la necessità di stringere un patto per la giurisdizione tra avvocatura e magistratura, – fa notare Perchinunno – attraverso una interlocuzione reale che miri alla ricerca di soluzioni condivise e concrete da prospettare al legislatore.
Il vero grande problema spesso trascurato- come evidenzia Francesco Paolo Perchinunno – è l’impatto negativo del trasferimento dei magistrati sulla durata dei processi: 1 magistrato su 4 ogni anno viene trasferito e 1 milione di processi all’anno per 6 mesi viene bloccato”.
Ecco perché è importante – conclude -permettere, attraverso la telematizzazione, al magistrato trasferito di portare con sé i ruoli trattenuti in decisione. Ciò innescherebbe un circolo virtuoso volto alla definizione di gran parte dei fascicoli pendenti”.