I GIOVANI AVVOCATI INCONTRANO IL MONDO DELLA POLITICA:IL VICEMINISTRO COSTA INAUGURA IL CICLO DI APPUNTAMENTI

Partita il 21 novembre scorso la rassegna“Con la politica in via Tacito 50”, nel corso della quale
la sede di AIGA ospiterà i rappresentanti dei partiti con delega allagiustizia.

IGIOVANI AVVOCATI INCONTRANO IL MONDO DELLA POLITICA
IL VICEMINISTRO COSTA INAUGURA IL CICLO DI APPUNTAMENTI

L’obiettivo è costruire un dialogo con chiin Parlamento si troverà a operare sulla riforma della giustizia.
Intanto l’Associazione si prepara a lottare contro il nuovo regolamentosull’elezione dei Consigli degli ordini

(Roma, 24/11/2014)Venerdì 21 novembre presso la sede di via Tacito 50 a Roma, l’AssociazioneItaliana Giovani Avvocati ha dato l’avvio al ciclo di incontri “Con la politicain via Tacito 50”, nel corso del quale la giunta esecutiva dell’associazioneincontrerà i vari rappresentati dei partiti con delega alla giustizia.

L’intenzione è quella dipoter costruire un dialogo privilegiato non solo con il ministero delleGiustizia, ma anche con la politica che poi decide ed interviene nella promulgazionedelle leggi: la riforma della giustizia è solo all’inizio ed è molto il lavoroche dovrà essere attuato per dare contenuto ai disegni di legge delega sul processo civile, sulla riforma della magistratura onoraria, sullaresponsabilità civile dei magistrati.

Ad aprire il ciclo diincontri è stato l’onorvole Enrico Costa (NCD), Viceministro della Giustizia.L’Aiga ha sottoposto alla sua attenzione la necessità di conoscere gliincentivi fiscali utili per implementare negoziazione assistita e la traslatioiudici nelle camere arbitrali, atteso che il fondo giustizia sembra già inparte destinato alle voci di spesa che in questi giorni il ministro Orlando stadefinendo (1000 nuove assunzioni nelle cancelleria, nuovi fondi per i precaridella giustizia). Da parte sua l’associazione ha già dato ampia disponibilitàad una “campagna di sensibilizzazione”, così come avvenuto per il PCT.

Inoltre è necessariocomprendere quali interventi diretti richieda l’entrata a regime del PCT. Aigaha sollecitato una verifica sul territorio prima della scadenza del 01.01.2015al fin di intervenire tempestivamente dove necessario.

Si è discusso anche diorganizzazione dei tribunale, di necessità di modificare il percorsouniversitario di giurisprudenza, di specializzazioni, la cui regolamentazionedeve consentire all’avvocatura di acquisire competenze effettivamentespendibili e che creino nuovi spazi di mercato. Altro argomento affrontato èstato quello delle associazioni multisdisciplinari, che oggi non possono ancoracostituirsi mancando il provvedimento ministeriale che precisa le professionicon cui è possibile tale associazione, e delle società di capitali.

Oggetto di discussioneanche i regolamenti per l’attuazione delle riforma forense ed in particolarequello che disciplina l’elezione dei Consigli degli ordini: purtroppo il testo,pur non ancora pubblicato, sembra essere divenuto definitivo nella formulazioneche prevede il “voto di lista”. In questo senso è stata ribadita la nettacontrarietà a questa previsione che va a mortificare il principio basilaredella democrazia, che consente il confronto e il libero accesso allacompetizione elettorale e all’espressione di voto. In questo modo invece lacomposizione dei Consigli verrà predefinita con le liste il cui inserimento deicandidati sarà deciso da pochi che godendo del favore personale dell’elettoratoporteranno con sé gli altri membri della lista. Ciò renderà ancora piùdifficile il ricambio generazionale e il confronto sull’esercizio dei nuovopoteri che i Consigli avranno dal nuovo mandato. La giunta AIGA si è espressachiaramente con il Viceministro: questo principio non può essere accettatosupinamente, tanto più che nella versione iniziale del documento ministerialeneppure era previsto. Il tutto sembra quindi il frutto di un compromesso che ilGuardasigilli non doveva accettare anche se provenienti o non ostacolati daorgani di rappresentanza istituzionale come il CNF.

Non appena il testo delregolamento sarà pubblicato, AIGA deciderà quali strumenti attivare pergarantire la libera espressione all’avvocatura e il diritto di essererappresentato da chi ha avuto personalmente il voto della maggioranza deicolleghi del foro.

«Il Viceministro –sottolinea la presidente di AIGA Nicoletta Giorgi – ha riconosciuto lasistematicità degli obiettivi dell’Associazione, la visione di insieme perun’avvocatura che ha il coraggio del confronto con ciò che è “nuovo” insiemealla capacità di governarlo, lo spirito liberale che la spinge a guardare alfuturo e al cambiamento della professione come un’occasione per cercare dirisollevare l’attuale crisi della stessa senza cedere a tentazioni conservativeche sarebbero appannaggio di pochi che non rappresentano e non conosconol’Avvocatura di oggi».

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