Inaugurazione anno giudiziario

COMUNICATO STAMPA 3 marzo 2016

Associazione Italiana Giovani Avvocati

Inaugurazione Anno Giudiziario CNF

Si è svolta, presso il Complesso Monumentale del Santo Spirito in Saxia in Roma la

cerimonia di inaugurazione dell’Anno Giudiziario del Consiglio Nazionale Forense.

Alla presenza dei rappresentanti degli Ordini Territoriali e della Associazioni, hanno

preso la parola il Presidente del CNF Andrea Mascherin, il Primo Presidente della Corte

di Cassazione Giovanni Canzio, il Vicepresidente del CSM Giovanni Legnini e il

Ministro della Giustizia Andrea Orlando.

« In tutti gli interventi di questa mattina – afferma il Presidente dell’AIGA, Michele

Vaira – si è declinato con grande efficacia il ruolo dell’avvocato nella giurisdizione,

evidenziandone l’indefettibile ruolo costituzionale.

Di grande impatto culturale ed emotivo il discorso del Presidente Canzio, che ha avuto il

garbo di ricordare la morte del Collega Lorenzo Claris Appiani, e ha efficacemente

rilanciato il tema della collaborazione tra Avvocatura e Magistratura. Punto su cui anche

il Vicepresidente Legnini è tornato nel suo breve intervento.

Ci saremmo aspettati dal Presidente Mascherin un esplicito riferimento a temi di estrema

attualità quali le elezioni negli ordini forensi, le specializzazioni e l’accesso al patrocinio

innanzi alle giurisdizioni superiori. Invece, abbiamo assistito una difesa “di trincea”

contro il socio di capitale all’interno delle società professionali, che finalmente si avvia

ad una regolamentazione nell’ambito del DDL Concorrenza, con norme che

contemperano indipendenza e modernità.

Apprezzabile il richiamo del Presidente del CNF all’importante tema della geografia

giudiziaria, ma da parte sua nessun richiamo alla crisi dell’avvocatura, in particolare di

quella giovane.

Paradossalmente, di alcuni temi di grande interesse per i giovani avvocati ha parlato solo

il Ministro Orlando, che ha dimostrato una straordinaria capacità di entrare nel vivo dei

problemi dell’avvocatura.

Il richiamo del Ministro al profilo “istituzionale” del CNF, incrinato da spinte

“centrifughe” di parti dell’avvocatura, richiama la necessità, da sempre sostenuta

dall’AIGA, di ripensare la rappresentanza forense, al fine di dotarla di quell’”unità” che è

un necessario requisito di credibilità.

Estremamente apprezzabili, poi, i richiami alla parità di genere, anche nella

rappresentanza forense, e alla dignità, soprattutto economica, del collaboratore di studio

(praticante o neo-avvocato), su cui il Ministro ha espresso parole nette e confortanti, nel

totale silenzio, sul punto, dell’Avvocatura tradizionale.

Anche sul tema dell’accesso si registra una significativa presa di posizione del Ministro,

“non proprio numero chiuso, ma quasi”, assolutamente in linea con quanto l’AIGA

sostiene ormai da un decennio».

Roma, 3 marzo 2016

Il Presidente

 

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