L’Aiga incontra il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando

 

COMUNICATO STAMPA

13 gennaio 2017

 

L’Aiga incontra il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando

Il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha ricevuto il 12 gennaio 2017 una rappresentanza dell’AIGA –Associazione Italiana Giovani Avvocati – nel corso di un lungo incontro tenutosi presso la sede del Ministero. Tra i temi affrontati quello relativo alla disciplina delle elezioni degli Ordini, quello dell’accesso alla professione, nonché le questioni relative al tanto dibattuto regolamenti “specializzazioni” e “cassazionisti”.

Il Presidente dell’AIGA Michele Vaira ha sensibilizzato il Ministro Orlando sulla necessità di modificare la norma transitoria dell’art. 22 L. 247/12, tutelando la specifica posizione degli avvocati iscritti agli Albi prima della riforma della legge professionale.

Il Ministro ha condiviso la necessità, proponendo una soluzione che possa contemperare l’entrata a regime del regolamento con le legittime aspettative degli avvocati.

Il Ministro ha anche condiviso il necessario ed urgente adeguamento dell’art. 22 della L.P. all’art. 9 del D. Lgs. 96/2011, che consente agli avvocati stabiliti un accesso agevolato (e quindi irragionevolmente più favorevole) all’albo cassazionisti.

Il Presidente Vaira ha anche evidenziato la necessità di un ripensamento dell’intero percorso di formazione dei praticanti avvocati, che la legge 247 ha ridotto a una pratica di fatto fittizia, nel caso (sempre più frequente) di svolgimento di soli sei mesi di pratica associata ad un anno di tirocinio sostitutivo.

Il Presidente Vaira ha, poi, manifestato la necessità di ulteriore proroga del criterio di svolgimento dell’esame di abilitazione (con codici annotati) per il corrente anno, stante la mancanza di riferimenti regolamentari certi cui i candidati all’esame possono sin d’ora far riferimento ai fini della corretta preparazione.

Il Ministro ha ascoltato con attenzione i vari punti delle citate questioni, prestando particolare attenzione ad una concezione di S.S.P.L. di concreta formazione del professionista, che andrà trasfusa nell’emanando regolamento attuativo dell’art. 43.

Il Segretario Nazionale Tania Rizzo ha stigmatizzato la crescente diffusione di impugnazioni da parte dell’Avvocatura dello Stato avverso i provvedimenti di accoglimento dei reclami proposti ex art 35-ter OP, che manifestano una palese contraddittorietà con lo spirito di questa novella (emanata anche a seguito della famosa sentenza della Corte EDU nella vicenda Torreggiani sulla vivibilità degli istituti penitenziari e sul rispetto della dignità delle persone detenute e ristrette).

Il Ministro, cui l’AIGA riconosce un notevole e proficuo impegno sui temi della qualità delle condizioni dei detenuti e della finalità rieducativa della pena, ha accolto la sollecitazione, ordinando un approfondimento a cura dei propri Uffici.

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