È stato pubblicato sulla G.U. n. 236 dell’8 ottobre 2022, il decreto del Ministero della Giustizia 13 agosto 2022, n. 147 contenente il Regolamento recante modifiche al decreto 10 marzo 2014, n. 55, concernente la determinazione dei parametri per la liquidazione dei compensi per la professione forense, ai sensi dell’ articolo 13, comma 6, della legge 31 dicembre 2012, n. 247.
L’aggiornamento dei parametri forensi avviene ogni due anni, e ha lo scopo di recepire le necessità di adeguamento delle tabelle all’evoluzione delle esigenze connesse allo svolgimento dell’attività professionale
AIGA ha partecipato alle consultazioni indette dal CNF formulando una serie di osservazioni sull’allora diffuso progetto di riforma, attraverso le quali proponevamo (tra le istanze principali):
- l’aumento delle spese generali a 18% a fronte dell’aumento del costo della vita, nonché dei costi e delle spese che l’avvocato deve sostenere per esercitare la sua attività
- una nuova ridefinizione dei criteri di liquidazione del compenso stragiudiziale, attraverso l’introduzione di più tabelle parametriche, a seconda che l’attività svolta dal professionista si concretizzasse in prestazioni di consulenza, assistenza consistente nella redazione atti, assistenza consistente nella partecipazione del professionista a: conferenze e/o appuntamenti con altri professionisti e/o colleghi, assemblee etc.., accesso agli atti
- maggiorazione nella liquidazione del compenso per l’avvocato che ha conseguito il titolo di specialista sulla materia oggetto della prestazione richiesta
- introduzione di una voce di maggiorazione nella tabella relativa alle procedure esecutive in caso di ricerca telematica dei beni da pignorare
- introduzione della tabella per il compenso/indennità per l’amministratore di sostegno
Benchè il DM pubblicato in Gazzetta Ufficiale sia lontano dall’aver recepito tutte le istanze della giovane avvocatura, non manca di riportare alcune buone novità, tra cui:
- previsione di incentivi per incoraggiare la funzione conciliativa dell’avvocato attraverso la previsione di un incremento della remunerazione in caso di conciliazione giudiziale o transazione della lite, nonché in caso di soluzione positiva della procedura di mediazione e negoziazione assistita
- introduzione di una forma di deterrente per le liti temerarie che si sostanzia in penalità sui compensi
- introduzione di nuove tabelle per le procedure concorsuali, nel tentativo di superare le inadeguatezze del previgente sistema parametrico
- introduzione di una tariffa oraria
- previsione di un aumento del compenso in materia penale, allorquando le indagini difensive sono complesse o urgenti
I compensi forensi da sempre rappresentano uno dei temi centrali delle battaglie condotte dalla nostra associazione, considerato il relativo impatto sulla tutela della dignità della nostra professione, perché strumento per garantire la libertà e l’indipendenza del professionista.
Benchè l’aggiornamento dei parametri intervenuto con questo DM presenti dei profili di novità e condivisione, non possiamo esimerci dall’osservare come da un lato alcune previsioni sembrano non prendere posizione contro prassi viziose effettivamente vigenti nei tribunali italiani (così che la stessa previsione della facoltà del giudice di liquidare il compenso applicando una riduzione “secca” del 50% rischi di penalizzare ulteriormente i gratuiti patrocini); e come dall’altro l’assenza di una riforma della disciplina sull’equo compenso rischia di rendere anche questo intervento del legislatore zoppo e inconsistente sotto il profilo delle tutele effettive.
Il dipartimento Dignità del Lavoro
Avv. Valentina Brecevich
Avv. Alessandro Martinuzzi, Avv. Silvia Ebbi, Avv. Gianmarco Pace, Avv. Alessandro Pagnini, Avv. Pasquale Schiariti